martedì 2 agosto 2011

Mia dolcezza, mio tesoro...

C. è stata la mia prima vera amante.
Amante perché non era solo sesso, il nostro. C'era molto di più. Alla base, un groviglio di sentimenti, contorti come solo il frutto di mente e cuore di due donne può essere.
Il nostro incontro, è stato la conseguenza di una delle tante trasgressioni alle quali ho voluto dar vita nel corso degli anni.
L'ho trovata, o meglio, lei ha trovato me, attraverso un sito di annunci erotici. Avevo già scritto, su quel sito, alla ricerca di nuove emozioni, di uomini che sapessero offrirmi un coinvolgimento maggiore di una scopata tanto per fare. Ho deciso di lanciarmi anche in questa nuova ricerca.
È stata una delle prime a rispondermi, C. , quasi timorosa, sentivo il suo velato imbarazzo attraverso le parole scritte.
Anche lei voleva vivere quest'esperienza. Anche lei desiderava esplorare un corpo simile al suo, assaggiarlo, goderne.
Dopo un brevissimo scambio di mail e qualche sms, ci siamo incontrate per un caffé. Mi ha stupita. Da timorosa che si era dimostrata, ostentava una sicurezza ed un desiderio che non potevano essere semplicemente frutto della mia immaginazione. Mi guardava con occhi vivaci, pieni di desiderio. Nella mia mente, mi sono vista protendermi oltre il tavolino, a premere le mia labbra contro le sue, cercando la sua lingua.
Abbiamo sviscerato alcune fantasie, specie quelle legate all'aspettativa del nostro incontro, abbiamo discusso, occhi negli occhi, del desiderio di provare l'emozione di fare l'amore con una persona dello stesso sesso, assaporandone la dolcezza e la delicatezza.
Ci siamo salutate, ripromettendoci di sentirci per i dettagli del nostro incontro. E così è stato.
Due giorni dopo, un venerdì sera, liquidato il moroso con la scusa dell'uscita con un'amica, ho atteso l'arrivo di C.
Salita sulla sua auto, abbiamo deciso di andare a bere qualcosa in un posto non molto lontano. Per "rompere il ghiaccio".
Fossi stata con un uomo, ne sono certa, non sarei stata nella stessa situazione di imbarazzo.
Siamo entrate nel locale, ci siamo accomodate su un divanetto. Vicine quanto basta da sentire l'una la pelle nuda dell'altra, in un continuo sfiorarsi di gambe scoperte, sotto le gonne leggere.
Mi sono protesa verso il suo orecchio, scostandole i folti capelli neri per meglio accostarmi con le labbra, e le ho sussurrato "Sei davvero bella stasera", baciandole lievemente il lobo. Mi ha afferrato la mano, accarezzandola, e sorridendo.
Nonostante i tentativi, la conversazione non riusciva a prendere piede, eravamo entrambe troppo proiettate verso ciò che sarebbe successo nelle prossime ore.
"Che dici... andiamo..?", mi ha chiesto timidamente, una luce negli occhi. Eccola, la C. che avevo intravisto due giorni fa.
Siamo risalite in macchina, in silenzio, una lieve tensione nell'aria. Non ci è voluto molto a raggiungere casa sua, una bella villetta indipendente in un nuovo quartiere residenziale.
Mi ha guidato all'ingresso, poi in salone, dove mi ha presentato suo fratello minore, mio coetaneo in realtà. C. era 3 anni più grande di me.
L'ho seguita fino alla sua camera da letto, una stanza ampia, arredata in modo essenziale, ma con mobili molto colorati. Il letto, era già pronto ad accoglierci.
Ci siamo sedute una accanto all'altra, il mio busto ruotato per porsi perfettamente di fronte a lei. Le ho sorriso, accarezzandole una guancia. Avvicinandomi lentamente, sfiorandole il naso con il mio, le nostre labbra si sono incontrate, morbide e già semidischiuse. La sua lingua già intenta a massaggiare la mia.
Ho liberato la mente, e lasciato che le mie mani scivolassero sul suo collo, le accarezzassero le spalle, sfiorassero la morbida pelle via via che scendevo ad afferrarle un seno. C. , più irruenta, ha preso a palpeggiarmi come se si fosse costretta a trattenresi per ore e ore, rivelando ai miei occhi quel suo lato così passionale e desideroso di sperimentare questa nuova esperienza.
Mi tastava impaziente, respirando affannosamente nella mia bocca, intenta ad infonderle un po' di dolcezza e tranquillità. Infilando le mani sotto al mio top, me l'ha sfilato da sopra la testa, per poi fare altrettanto col suo. Prendendola per mano, l'ho fatta alzare dal letto, di fronte a me, Ho preso a sfiorarle il collo con la lingua, proseguendo verso l'incavo delle clavicole, alternando teneri baci alle unide carezze. Le ho abbassato il reggiseno, scoprendo due seni tondi, più piccoli dei miei, ma morbidi e lisci, con piccoli capezzoli scuri e dritti, che sembravano non desiderare altro che essere massaggiati dalla mia lingua.
C. ha ansimato, sorpresa dal piacere, reclinando all'indietro la testa nel momento in cui ho cominciato a mordicchiarle i capezzoli.
Tornata in sé, la vedo armeggiare con la chiusura della mia gonna, lasciandola in poco tempo cadere a terra. Poi ha fatto lo stesso con la sua, mentre mi sfilavo il perizoma, una macchiolina umida formatasi a contatto con la mia figa in procinto di risvegliarsi. Mi aspettavo che lei facesse lo stesso, invece mi ha spinta dolcemente sul letto, mi ha fatta sedere, e con un sorriso ha fatto pressione sulle mie spalle, così da farmi sdraiare, con le gambe penzoloni oltre il bordo del materasso. L'ho vista inginocchiarsi, le sue mani mi accarezzavano le ginocchia. Poi le sue labbra, sottili ma morbide, a sfiorarmi la pelle salendo verso l'interno coscia.
Ho sentito immediatamente un brivido salirmi lungo la schiena, via via più forte man mano che la sua lingua risaliva verso il centro del mio piacere. Ed in pochi istanti, eccola lì, a tracciare i contorni delle grandi labbra, ad insinuarsi dolcemente nella fessura, come a volerla aprire più velocemente, lasciando scendere una goccia di umori, che C. ha subito raccolto, per trasportarla sul mio clitoride e renderlo scivoloso quanto la sua lingua gradiva.
Ha iniziato a massaggiarmi con la sua morbida lingua, dall'alto in basso, da destra a sinistra, rivelando un desiderio celato dietro un apparente imbarazzo, che, ammetto, mi ha sorpresa.
Cercvo di ansimare il più silenziosamente possibile, pensando al fratello, dall'altra parte della casa, ma che avrebbe potuto avvicinarsi in qualunque momento. Mi sono resa conto che quest'idea mi turbava, sì, ma piuttosto piacevolmente, ed ho preso a stuzzicarmi una tetta godendomi le crescenti attenzioni di C, e facendo lavorare la fantasia.
Non sono riuscita a trattenere un gemito quando l'ho sentita penetrarmi con due dita. Scivolavano incredibilmente bene, allargandomi, sgusciando fuori per poi rientrare lentamente... E la sua lingua continuava a leccare, ora solo di punta, leggerissima, una tortura, seppur piacevolissima, per me che amo le leccate profonde, intense...
Ansimando sulla mia fighetta fradicia, riuscivo a sentire il suo respiro veloce regalarmi carezze gelate, alternate al calore della lingua che lappava come un animale intento ad abbeverarsi da una fonte.
Ho sentito un calore familiare avvolgermi il petto, salire sul collo, sul viso... e ripiombare giù, per esplodere in una serie di scosse, laddove la mia C. assestava le ultime efficaci umide carezze.
"Vieni qui..." sono riuscita a dirle tra gli ansimi.
"Sono esausta... abbracciami, per favore", mi ha risposto lei, sorridente e soddisfatta per il suo operato, facendomi sdraiare comoda sul letto, e venendo accanto a me.
Le ho cinto la vita, solleticandole la morbida pelle scura.
"A me penseremo la prossima volta, piccola. Mi metto nelle tue mani..."
Con queste parole, ed un leggerissimo bacio sulle mie labbra dischiuse, C. mi ha catapultata in un universo fatto di un amore ed un desiderio incredibili, dei quali ancora oggi, talvolta sono schiava.
E la "prossima volta", è stata incredibilmente più eccitante e piacevole del nostro primo incontro...

12 commenti:

  1. io qua non ci devo più venire...non posso girare per gli uffici col cazzo duro!

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  2. Non mancherà il racconto del secondo incontro... chissà, magari ti piacerà. ;)

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  3. beh...un po' mi state sulle balle perchè se pure voi vi ci mettete a leccarvela a vicenda...poi finisce che a me non la lasciate leccare più...però è terribilmente eccitante.

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  4. L'uomo e la donna leccano in modo troppo diverso... io preferisco ancora la lingua maschile. Di alcune in particolare, è difficilissimo non diventarne schiave...

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  5. wow hai scosso in me qualcosa questo post un desiderio di provare e di assaporare una donna cm me... bel blog complimenti ritornerò molto volentieri... se ti va passa da me http://dadamakeup.blogspot.com/

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  6. In fondo, è un desiderio piuttosto comune in molte di noi, Dada. :) Dargli vita, non è mai una cosa sbagliata o negativa, perché poche cose sanno essere più dolci e delicate... :)
    Passerò sicuramente a trovarti.

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  7. Bello, dolce e coinvolgente allo stesso tempo!

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  8. Grazie Cagnaccio.
    Sono esattamente le sensazioni che ho provato io, e che volevo trasmettere a voi...

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  9. l'ultima volta m'ero scordato di iscrivermi al tuo sito. E' stato un errore madornale , ma oggi ho provveduto e non mi perdero' piu' le tue chicche. ;))

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  10. Blog Surfer, che gentile sei. :)
    Vieni pure a trovarmi quando vuoi, è un piacere...

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  11. Hai ragione Esse, è un desiderio che alberga in molte di noi, anche in me. Purtroppo non sono ancora andata oltre un semplice bacio, ma spero di poter provare presto delle emozioni simili.
    Grazie per avercele rivelate. Bacio.

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